La morte del cigno - MdC
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La morte del cigno
Musica: Camille Saint-Saëns
Luce, costume: Mauro de Candia
Durata: 4 minuti
Prima: 5 gennaio 2009, Massa
Compagnia: Giovane Balletto Mediterraneo
Ripreso per: 26 dicembre 2009, Introdans, Olanda; 28 settembre 2010, Staatsballet Berlin, Germania; 29 settembre 2017, Europa Danse, Francia
Nell’oscurità silenziosa di un sogno, parole corporee dipingono un luogo senza tempo, né spazio. La luce ne illumina e scolpisce i gesti, i fremiti. E’ una luce che non abbaglia; è rispettosa della visione, lascia cogliere le forme, i colori che materializzano le sensazioni e le emozioni di questo canto.
E’ come nuotare nei sogni, filtrarne le sensazioni. La morte del cigno guarda il mondo che lo circonda cercando di tradurne il moto continuo, come se il suo punto di vista fosse destinato alla fissità: immobile mentre il resto gira in un perpetum mobile esiliato nell’orizzonte.
Music: Camille Saint-Saens
Lighting, Costumes: Mauro de Candia
Length: 4 minutes
Premiere: January 5th 2009, Massa
Company: Giovane Balletto Mediterraneo
Restaged for: December 26th 2009, Introdans, The Netherlands; September 28th 2010, Staatsballett Berlin, Germany; September 29th 2017, Europa Danse, France
In the stillness of a dream, the language of a body describes a place beyond time and space. The body is bathed thought a light that sculpts its gestures and tremors. This vision will not impress, just materialize the sensations and emotions of this song through its shape and colors. It’s like swimming in a dream and filtered out its emotions. The Dying Swan look at the World, its surround, trying to express its perpetuum mobile, as if his point of view was intended to be stationary: immobile, while the rest of the world disappears behind the horizon.
PRESS REVIEW
Mauro de Candia’s La Morte del Cigno not only changes the title from the original French to Italian but the gender from female to male. The poignancy is still there but the iconic Romantic silhouette is stripped of its feathers and death becomes painfully real. Vladimir Malakhov brings a wealth of artistry to Saint-Saëns precious minutes as rippling arms and stretched feet are poignantly revisioned into tormented contours in keeping with a harsher age.
Maggie Foyer, DANSPORTALEN.SE – May 2011
The Staatsballet Berlin’s Vladimir Malakhov gave a haunting interpretation of Mauro de Candia’s strange “La Morte del Cigno” (The Dying Swan), his sinuous muscular arms imitating the undulating neck of a live swan.
Theodore Bale, HOUSTON CRONICLE – Apr 22, 2011
No sentimentalism, as ladies love to do. On the boy side, you stay sober, almost austere. We take advantage of the best qualities of the dancer. Is Malakhov or Vigny?
Michel Odin, DANSE – March 2011
“La Morte del Cigno” was a thrilling and memorable dying swan embodied by Russian Vladimir Malakhov, according to the version of Italian choreographer Mauro de Candia.
Reny Martínez, DANZAHOY – Dec 07, 2010
La Morte del Cigno (2009) by young Italian choreographer Mauro de Candia is the absolute evening highlight. The piece, in which is presented the dead of a swan, lasts four minutes and is danced by a male dancer, Zachary Chant. On Saint-Saëns original music, the choreographer invents striking images of elegance, brawn and suppleness. Great, wide, finished arms movements, sometime shaping the swan beak, are represented by a throbbing, vivid acting body, which times pierce the air, others roll on the floor.
Mihaela Vieru, DANCE FOR YOU MAGAZINE – Nov/Dec 2010
The Berlin Ballet Opera, in the person of their superstar director, Vladimir Malakhov, offered The Dying Swan, yes, to the Saint-Saëns score but to very different choreography. An interesting take on.
Sheila Cross, BALLET.CO.UK - Nov 23, 2010
Vladimir Malakhov impressed in Mauro de Candia’s modern take on of “Dying Swan”.
Volkmar Draeger, NEUES DEUTSCHLAND – Ott 01, 2010
The solo for the Leader is new for Berlin public. Contained in an enclosed space, Mauro de Candia set on Vladimir Malakhov’s fragile body, the Pas Seul “Dying Swan” on Camille Saint-Saëns music. A death-seeking body with memories on broken singing Nijinsky’s dance language.
Boris Michael Gruhl, TANZNETZ.DE – Sept 30, 2010
Vladimir Malakhov danced a modern seminude “Dying Swan” ravishingly beautiful.
NEUES AS BERLIN – Sept 29, 2010
The solo last hardly four minutes. The Australian dancer Zachary Chant has no more than a single spotlight to perform in. And nonetheless his portrayal of La Morte del Cigno is the high point of the Introdans Christmas Gala. In this masculine interpretation of Michail Fokine’s famous Dying Swan (1905), immortally rendered by Anna Pavlova, we see a proud beast that tenses out its ribcage, pecks viciously with its beak (visualized by the swan-like position of the hand) and draws itself up with its last ounces of strength towards its second home: the air. This stubbom beast seems to be caught up in its own limbs, still tries to rise up with animal grace, but in the end has to admit defeat. Chant, clad in nothing more than flesh-coloured underpants,presents a convincing performance that finely balances muscle, suppleness and physical mime. Introdans gives us a nice Christmas gift by including this solo by choreographer Mauro de Candia (made a year ago for the Giovane Balletto Mediterraneo) in its repertoire.
Annette Embrechts, VOLKSKRANT – Dec, 27 2009
ESTRATTI STAMPA
La Morte del Cigno di Mauro de Candia non solo cambia il titolo dall’originale francese a quello italiano, ma anche il suo genere, dal femminile al maschile. L’intensità resta, ma l’icona della romantica silhouette è spogliata delle sue piume e la morte diventa dolorosamente reale. Vladimir Malakhov porta la sua ricchezza artistica ai preziosi minuti di Saint-Saëns con braccia ondeggianti e piedi acutamente allungati che revisionano i contorni tormentati in linea con la sua età matura.
Maggie Foyer, DANSPORTALEN.SE – Maggio 2011
Vladimir Malakhov dello Staatsballett Berlin ha offerto una inquietante interpretazione della Morte del Cigno di Mauro de Candia, grazie alle sue sinuose braccia nell’imitazione del becco di un cigno.
Theodore Bale, HOUSTON CRONICLE – 22 Aprile 2011
Nessun sentimentalismo, come amano fare le signore. canto maschile, si resta sobri. Quasi austeri. E si approfitta meglio delle qualità del danzatore. E’ Malakhov o Vigny?
Michel Odin, DANSE – Marzo 2011
“La Morte del Cigno” è stata un’elettrizzante e memorabile morte del cigno incarnata dal russo Vladimir Malakhov, nella versione dell’italiano Mauro de Candia.
Reny Martínez, DANZAHOY – Dec 07, 2010
La Morte del Cigno (2009) del giovane coreografo italiano Mauro de Candia è assolutamente il momento più alto della serata. Il solo, nel quale viene mostrata la morte del cigno, durata complessivamente quattro minuti ed è danzato dal ballerino Zachary Chant. Sulla musica originale di Saint-Saëns il coreografo disegna suggestive immagini di eleganza, forza e morbidezza. Grandi, ampi movimenti delle braccia a rappresentare un cigno e finanche il suo becco, descrivono spasmi e ne mostrano la plasticità del corpo, da quando trapassa l’aria, a quando rotola sul pavimento.
Mihaela Vieru, DANCE FOR YOU MAGAZINE – Nov/Dic 2010
Lo Staatsballett Berlin, nella persona del suo direttore superstar Vladimir Malakhov, ha offerto “La Morte del Cigno”, si, sulla musica di Saint-Saëns ma in una diversa coreografia. Una versione interessante.
Sheila Cross, BALLET.CO.UK - 23 Novembre 2010
Vladimir Malakhov colpisce nella versione moderna della “Morte del Cigno” di Mauro de Candia.
Volkmar Draeger, NEUES DEUTSCHLAND – 01 Ottobre 2010
Il solo per il Leader è nuovo al pubblico berlinese. Contenuto in uno spazio racchiuso, Mauro de Candia ha messo in scena per il corpo fragile di Vladimir Malakhov il Pas Seul “La Morte del Cigno” sulla musica di Camille Saint-Saëns. Una ricerca sulla morte del corpo con rimandi al canto interrotto del linguaggio di Nijinsky.
Boris Michael Gruhl, TANZNETZ.DE – 30 Settembre 2010
Vladimir Malakhov si è esibito una moderna e seminuda “Morte del Cigno” meravigliosamente bella.
NEUES AS BERLIN – 29 Settembre 2010
L’assolo dura appena quattro minuti. L’australiano Zachary Chant ha solo un riflettore all’interno del quale esibirsi. E tuttavia la sua interpretazione de La Morte del Cigno è il punto più alto del gala natalizio di Introdans. Nell’interpretazione maschile della famosa Morte del Cigno di Michail Fokine (1905), resa immortale da Anna Pavlova, vediamo una bestia orgogliosa che spiega la sua cassa toracica, busca ferocemente con il suo becco (visualizzato dalla posizione della mano a cigno) e si porta su, con i suoi ultimi bricioli di forza, verso la sua seconda casa: l’aria. Questa bestia testarda sembra essere catturata dalla sue membra, ma tenta ancora di innalzarsi con la grazia degli animali, ma alla fine deve ammettere la sconfitta. Chant, vestito semplicemente da una mutanda color carne, offre una performance convincente che bilancia finemente agilità muscolare, fisica e mimo. Introdans ci ha offerto un bel regalo di Natale includendo questo solo del coreografo Mauro de Candia (creato un anno fa per il Giovane Balletto Mediterrano) nel suo repertorio.
Annette Embrechts, VOLKSKRANT – 27 dicembre 2009