Casanova - MdC

Casanova racconta dell'amore e dell'eros attraverso un fluire di situazioni incastonate all'interno di uno spazio atemporale. La grande voliera che si staglia sullo sfondo allude ad un luogo proibito dove tutto è concesso, ma anche alla prigione, poichè Casanova vi era stato più volte. E' il corpo, con tutte le sue pulsioni e i suoi istinti, l'oggetto della ricerca coreografica di Mauro de Candia: il corpo ammirato nella sua misteriosa bellezza e spirato nell'accendersi del desiderio. de Candia ha volutamente evitato di evidenziare la figura del Casanova e non ha voluto neppure ripercorrere i temi della sua vicenda. Ha cercato infatti di offrirci una generosa festa d'amore, dove il libertino è moltiplicato al maschile e al femminile e i rapporti amorosi si snodano in una continuità di accennati amplessi, ora festosi ora distrutti. La storia di Casanova è in fin dei conti legata allo sguardo. Casanova si rende oggetto erotico, e la danza è la pratica che, come nessun altra, ne smaschera la sua portata e suo il potere. Dopo il debutto con il titolo "Casanova, il sorriso del diavolo", nei successivi riallestimenti la produzione ha assunto il nome di "Casanova".